Pubblicazione Antenne di Pace: “Notizie dai Caschi Bianchi in Servizio Civile nel mondo – Atlante della Difesa Civile Non Armata e Nonviolenta”

Online la prima edizione della Pubblicazione di Antenne di Pace, contenente le testimonianze dei Caschi Bianchi in servizio civile tra l’anno 2016 e 2017!

 

“Cosa significa allora essere Caschi Bianchi oggi? Vent’anni sembrano pochi, eppure in questo tempo la società è cambiata radicalmente, anche per effetto della globalizzazione: cambiano le relazioni, cambiano le possibilità e le velocità di spostamento, cambia il modo di comunicare, cambiano le politiche e i rapporti geopolitici. Cambiano i conflitti.
Ci sono guerre che si attuano con le armi, ce ne sono altre che si fanno con le transazioni finanziarie, attraverso lo sfruttamento delle risorse, della popolazione, attraverso politiche economiche che aumentano esponenzialmente le disuguaglianze.

Essere a fianco degli emarginati della storia, costruire con loro relazioni significative, restituendo loro dignità, immergendosi nella loro realtà, condividendo un pezzo della propria vita. Realizzare una topografia del bisogno, ovvero cogliere le situazioni a rischio, che stanno sul punto di esplodere e prevenire la violenza. Costruire ponti tra realtà distanti. Promuovere il diritto alla salute, all’educazione, alla famiglia e più in generale il diritto alla vita dove esso è messo in pericolo dalla violenza militare, economica, politica, sociale e religiosa, con la consapevolezza che l’esperienza del conflitto non è necessariamente sinonimo di violenza, ma una potenziale occasione di incontro tramite la gestione nonviolenta delle diverse posizioni e pretese. Questa è l’esperienza dei Caschi Bianchi oggi, un’esperienza in cui lo stile di presenza ha un valore enorme, più ancora delle azioni e dei progetti realizzati: uno stile caratterizzato dalla nonviolenza, dal rispetto della cultura locale, dalla sobrietà, dalla capacità di ascoltare, di osservare, di discernere; uno stile sobrio che renda capaci di farsi prossimo all’altro.

In questa cornice l’informazione nonviolenta, dal basso, è fondamentale. Il Casco Bianco, infatti, vive per vari mesi a stretto contatto con la vita della realtà incontrata, a partire dalle relazioni che costruisce passo passo con le persone; una realtà spesso caratterizzata da violenza diretta, strutturale e culturale.
Immergersi in una simile realtà offre la spinta a raccontare, a dare voce a quei soggetti più indifesi che solitamente non hanno voce, lasciandosi guidare dall’osservazione, dall’approfondimento, da buone domande anziché scivolare in giudizi superficiali.
In questo modo il Casco Bianco si fa “antenna” di quanto gli accade intorno per ritrasmettere ad altri i volti, le voci, i lamenti, i sogni che solo apparentemente sembrano lontani, ma che compongono il grande mosaico dell’umanità che abita quest’unico pianeta.

Così anche questa pubblicazione, che raccoglie alcuni scritti dei Caschi Bianchi in servizio civile tra 2016 e 2017, vorrebbe contribuire a risvegliare nelle nostre comunità una coscienza critica, a offrire una pluralità di punti di vista capace di restituire la complessità della realtà in cui siamo immersi, e delle realtà impoverite e dimenticate, troppo spesso raccontate con disinteresse o banalizzazione dai media.
La narrazione diventa, così, una forma di resistenza dal basso a questi meccanismi dell’informazione, l’opportunità di creare un ponte tra comunità lontane eppure legate tra loro”

 

La pubblicazione è introdotta da una lettera di Giovanni Ramonda, Presidente dell’ass. Comunità Papa Giovanni XXIII e da un approfondimento su cosa significhi essere Caschi Bianchi oggi.

Seguono le testimonianze dei volontari divise per continente, dove ciascuna sezione è introdotta dal “Primo Sguardo” dei Caschi Bianchi. Completano la pubblicazione un calendario con riportati gli avvenimenti più importanti legati alla difesa civile non armata e nonviolenta, all’obiezione di coscienza ed al servizio civile ed un elenco di contatti utili.

 

Sfoglia le pagine qui sotto!

 

 

 

*Pubblicazione a cura degli Enti facenti parte della Rete Caschi Bianchi: ass. Comunità Papa Giovanni XXIII, Caritas Italiana, Focsiv Volontari nel Mondo e Gavci.

*La Regione Emilia Romagna sostiene i progetti Caschi Bianchi ed Antenne di Pace in riferimento alla legge regionale 20 ottobre 2003, n. 20 “NUOVE NORME PER LA VALORIZZAZIONE DEL SERVIZIO CIVILE. ISTITUZIONE DEL SERVIZIO CIVILE REGIONALE, ABROGAZIONE DELLA L.R. 28 DICEMBRE 1999, N.38” e successive modifiche e integrazioni

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