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Caschi Bianchi Ecuador

Non aspettate il vostro sogno, realizzatelo!

Le parole di Valeria spronano a mettersi in cammino, in viaggio, invitano ad incontrare e a lasciarsi sorprendere. Una testimonianza forte e coraggiosa, che ci rivela anche l’impegno – su tutti i fronti – nel suo progetto nell’Amazzonia Ecuadoregna.

Scritto da Valeria Begnini, Casco Bianco Engim – Focsiv a Tena

Il mio scritto è un grido ai giovani che stanno aspettando di vivere il proprio sogno, che stanno aspettando l’occasione, l’opportunità per viverlo. Cari compagni, non aspettate questa chance, cercatela! Con questo articolo vorrei invitare i ragazzi a sfruttare le bellissime occasioni offerte dallo Stato italiano e dalla Comunità Europea: l’Erasmus, il programma Leonardo, lo SVE, il Servizio Civile. Esperienze di vita, di crescita, di apertura mentale al mondo.

In particolare, essendo volontaria in servizio civile, vorrei condividere con voi questa stupenda esperienza che sto vivendo nel centro Bonuchelli, a Tena, nell’ Amazzonia ecuadoregna. Sto operando in un progetto di aiuto ai bimbi dai 5 ai 14 anni che si trovano in situazioni di difficoltà economico / sociale. L’ obiettivo è di offrire loro un alternativa alla strada, un posto in cui attraverso vari laboratori possano apprendere varie cose tra cui teatro, cucina, attività artistico manuali, musica. Inoltre tramite l’ attività di biblioteca ed eventi serali di cinema e teatro il nostro scopo è anche quello di trasformare il centro in un centro culturale per l’ intera comunità del Tena. Oltre al lavoro pratico, non bisogna mai dimenticare il lato affettivo. Accogliere i bimbi sempre con un sorriso e far si che con noi, si sentano a casa.

Dopo 4 mesi di esperienza quello che sto apprendendo giorno dopo giorno è una vera e propria scuola di vita. In primis la condivisione con il prossimo. Non solo condividere momenti, ma soprattutto emozioni. Con il tempo impari a leggere lo sguardo dei tuoi amici colleghi ed è fantastico quando senza bisogno di parole, il compagno ti guarda, si alza dal tavolo e comincia a lavare i piatti, avendo letto il tuo sguardo stanco dopo una lunga e dura giornata di lavoro. Sto imparando ad accettare l’altro e la sua “diversità” rispetto al mio essere. Anzi, ho capito di averne bisogno in quanto questo porta equilibrio e rende il mondo completo.

Vivendo a contatto con i bimbi, provenienti da situazioni familiari ed economiche difficili, ti rendi conto di quanto siano intelligenti, abili, attenti e scaltri. Riflettendo capisci che forse è proprio questa situazione di povertà e solitudine che li porta ad aguzzare l’ingegno, a riempire le giornate fantasticando e cercando una soluzione pratica ai vari ostacoli quotidiani. E di conseguenza capisci che sei proprio tu ad apprendere giorno dopo giorno qualcosa di nuovo dal tuo compagno di gioco. Noi volontari non siamo qui per insegnare, per imporre le nostre regole ma siamo qui per condividere, per regalare sorrisi e trasmettere la voglia di sognare in un futuro migliore.
Oltre a ciò mi sto rendendo conto che nulla è impossibile, non esiste il “NON SONO CAPACE”. Basta iniziare e metterci l’impegno. Da ogni sbaglio si impara e la forza di volontà ti porta lontano.

Infine vorrei spendere alcune parole per chi è bloccato dagli affetti famigliari e non. Si, è difficile lasciare le persone care, ma ogni lontananza di spazio e tempo, se non distrugge, rafforza ogni amore. Perciò, trova la forza di guardare dritto negli occhi tua madre e tuo padre, di abbracciarli forte forte e infilare lo zaino in spalla. Racchiudi nello zaino i volti, i lineamenti, gli sguardi delle persone care. Impacchetta le parole e quei discorsi che ti hanno cambiato la vita. Porta tutto con te e riapri lo zaino giorno dopo giorno così che tutto ciò possa fondersi e unirsi con i volti e le storie delle persone che incontrerai sul tuo cammino che incendieranno e coloreranno il tuo bagaglio.
Il tuo ragazzo/ la tua ragazza, anche se difficile, deve trovare la forza non solo di lasciarti partire ma soprattutto di supportarti in questa scelta di vita e di crescita personale. Perché amare significa lasciare l’altro libero ed essere liberi significa volare. Volare alla ricerca di se stessi. Liberi di provare a costruire la propria vita come la si sogna.

Buon cammino, buon viaggio, buona ricerca amico, viaggiatore, compagno. Alla ricerca del senso della vita, della felicità, dell’ Amore con la A maiuscola.
Io sono ancora in viaggio…E TU?

Un ringraziamento speciale ai miei compagni di avventure: Carola, Elisa, Gennaro, Ilenia.

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