Caschi Bianchi Filippine

A misura di bambino – Storia di Ruby

Ruby ha 43 anni, è nata e cresciuta a New Guia e si è laureata in Economia Agricola presso l’Università Statale di Capiz. La sua carriera, però, si è allontanata piuttosto in fretta dal suo percorso di studi: da più di diciotto anni, infatti, è fondatrice, direttrice e insegnante dell’unica scuola materna di New Guia per bambini fra i 3 e i 4 anni di età.

Scritto da Elisa Alossa, Casco Bianco con Caritas Italiana nelle Filippine

Conosciamo Ruby già da qualche tempo, eppure oggi è la prima volta che la sentiamo parlare in inglese.

“Slight,” sorride timidamente alle nostre esclamazioni di sorpresa: “Lo parlo, ma solo un poco.”

Ci troviamo a New Guia, un piccolo barangay (o villaggio) circondato da colline verdeggianti e campi di canna da zucchero. New Guia conta più di 2000 abitanti e fa parte della municipalità di Maayon: è un barangay piccolo e modesto, che si estende quasi interamente in linea retta lungo un’unica strada accidentata.

È la terza giornata che trascorriamo qui insieme al personale di CASAC, che nel barangay ha sostenuto non soltanto diversi progetti di sussistenza e permacoltura ma anche le attività della neonata New Guia Women Association, di cui Ruby è un membro attivo. Dalle nostre visite precedenti ci ricordiamo di lei come una presenza gentile ma silenziosa, uno dei tanti volti sorridenti che ci hanno accolte fra le mura di cemento del Barangay Hall, l’edificio che ospita il comitato cittadino e tutte le altre attività comunitarie.

Oggi, tuttavia, è lei stessa a farsi avanti e chiedere di essere intervistata. Il suo inglese è buono ma incerto e ogni tanto scivola nell’Hiligaynon, il dialetto locale, che la fa apparire più sicura di sè. Mentre inizia a parlare ci lancia dei piccoli sorrisi imbarazzati, come scusandosi del tempo che ci sta portando via: non riusciamo a spiegarle come questo momento, per noi, sia tanto imprevisto quanto prezioso.

Ruby ha 43 anni, è nata e cresciuta a New Guia e si è laureata in Economia Agricola presso l’Università Statale di Capiz. La sua carriera, però, si è allontanata piuttosto in fretta dal suo percorso di studi: da più di diciotto anni, infatti, è fondatrice, direttrice e insegnante dell’unica scuola materna di New Guia per bambini fra i 3 e i 4 anni di età.

Avevo 25 anni quando ho iniziato. Al momento seguo un totale di 22 bambini, tutti provenienti dal barangay. Anche le mie figlie, che adesso hanno 20 e 17 anni, sono state mie allieve. Da queste parti averne soltanto due è abbastanza inusuale, ma il mio salario è basso, quindi due bambine sono tutto ciò che ho potuto permettermi,” ride. “Small salary, small children!”

Il salario di Ruby arriva in due forme, una mensile da parte del barangay e una annuale da parte della municipalità. In entrambi i casi si tratta però di cifre piuttosto irrisorie, soprattutto se paragonate al salario di un insegnante della scuola dell’obbligo. Ruby però se li fa bastare: ne vale la pena, ci dice, per dare la possibilità a tutti i bambini di New Guia di ricevere un’istruzione fin dalla più tenera età.

Nelle Filippine, l’educazione prescolastica si divide in due fasce: quella rivolta a bambini dai 3 ai 4 anni e quella rivolta ai bambini di 5 anni. A 6 anni, normalmente, si iniziano le scuole elementari. Una prima forma ufficiosa di educazione prescolastica nacque sotto il regime spagnolo, dove i figli delle famiglie benestanti potevano apprendere alcune nozioni di base in un ciclo di lezioni impartite dagli adulti più istruiti della comunita. Negli anni Venti e Trenta si ebbero i primi tentativi di ottenere un riconoscimento governativo degli istituti di istruzione prescolastica, con la Fondazione di un asilo presso l’Harris Memorial College a Manila e gli sforzi di advocacy del National Federation Of Women’s Club. Nel 1940 arrivò l’autorizzazione di 129 classi da parte del Bureau of Private Schools. Fu solo negli anni Cinquanta che venne finalmente concesso anche il riconoscimento governativo, in seguito al quale nacque la prima struttura pubblica di preschool presso la Pangasinan Normal School. Ad oggi, sono ancora molti i barangay privi di strutture prescolastiche pubbliche adeguate, in particolare per la fascia d’età 3 – 4 anni. Molte famiglie preferiscono tenere i propri figli a casa piuttosto che farli viaggiare ogni giorno avanti e indietro dalle municipalità più ampie.

Ruby ha fondato la scuola molti anni prima di ricevere un vero e proprio accreditamento come struttura prescolastica pubblica: si è curata in prima persona di tutto, dalla scelta del curriculum, alla creazione del materiale scolastico, alla selezione dei locali in cui tenere lezione.

Andiamo subito”, replica prontamente quando esprimiamo il desiderio di visitare l’edificio.

Da fuori, la struttura appare come un anonimo blocco di cemento con tendine rosa alle finestre; senza la guida di Ruby, forse, non avremmo mai scoperto che al suo interno si nasconde un ambiente ricco e coloratissimo dove tutto è a misura di bambino.

Qui dentro mi occupo di tutto io. L’edificio l’ho sistemato piano piano, anche grazie al fatto che sono riuscita a ottenere delle donazioni da uomini politici e altre persone facoltose”.

Ci mostra la sua piccola cucina, ingegnosamente ricavata in una nicchia di fronte alla porta d’ingresso, e i due bagni divisi per genere. Lungo le pareti sono disseminati cartelloni con animali e piante, burattini di carta e decorazioni floreali: tutti oggetti che Ruby ha confezionato con le sue mani e che raccontano un’attenzione alla pedagogia attiva e al rafforzamento dell’autostima nei suoi piccoli allievi.

Cantiamo, balliamo e disegniamo molto. Dopo un po’ che vengono qui iniziano a confidarmi di tutto. A volte mi raccontano persino dei litigi fra i genitori, il che può creare un po’ di imbarazzo dato che qui ci conosciamo tutti da una vita! Fortunatamente non ho soltanto la fiducia dei bambini, ma anche quella degli adulti.

Ci racconta di come, tra una lezione e l’altra, sia riuscita a coinvolgere alcuni dei genitori nelle attività dello SHeG, il gruppo di auto-aiuto fondato all’interno della Women Association con l’aiuto di CASAC, e di come i suoi buoni rapporti con la comunità intera le abbiano permesso di mantenere la sua posizione nel corso degli anni. Ruby ha visto succedersi un buon numero di amministrazioni diverse, ma non c’è mai stato un barangay Captain che non si sia fidato della sua esperienza, del suo buon carattere e della sua dedizione.

A volte le persone mi chiedono come mai continuo a fare questo lavoro. Mi chiedono se non mi preoccupo per le mie figlie, se non mi piacerebbe avere un mestiere più remunerativo per poter investire nel loro futuro. Io amo le mie bambine, è chiaro, e per loro voglio solo il meglio. Però penso che anche i bambini degli altri siano importanti. E che anche la mia scuola, per quanto piccola, possa avere un impatto positivo su di loro”.

Il Perry Preschool Project, condotto fra il 1962 e il 1967 negli Stati Uniti d’America, fu una ricerca riguardante gli effetti dell’istruzione prescolastica sullo sviluppo dei bambini. Oltre a diventare un pilastro dell’approccio pedagogico HighScope, lo studio evidenziò come frequentare una scuola materna possa avere effetti tangibili sullo sviluppo della persona, soprattutto su individui provenienti da contesti economicamente e/o socialmente svantaggiati. Due campioni di bambini vennero esaminati, il primo con accesso a asili e strutture di preschool mentre il secondo no. In particolare, si dimostrò che i bambini che avevano frequentato la scuola materna avevano più probabilità di completare la scuola dell’obbligo, accedere a un’istruzione superiore, svolgere lavori meglio retribuiti ed essere proprietari della propria abitazione; inoltre, avevano meno probabilità di rimanere coinvolti in attività illecite o illegali. In un paese come le Filippine, dove l’abbandono scolastico è estremamente frequente e i bambini lavoratori sono più di due milioni, la presenza di una scuola materna accessibile a tutti può davvero fare la differenza.

La scuola di Ruby ha ricevuto il suo primo accreditamento ufficiale solo da qualche anno, con un voto di quattro stelle su cinque. Ci è voluto diverso tempo per ottenere questo rating perchè, prima che arrivasse una donazione particolarmente consistente, l’edificio non aveva un’uscita d’emergenza.

La valutazione si ripete ogni cinque anni. La prossima sarà fra altri tre, e questa volta punto alle cinque stelle. Vedete, essere ufficialmente accreditata come scuola materna significa ricevere fondi non solo per me e i bambini, ma anche per tutto il barangay. Un voto più alto vuol dire fondi più consistenti”. Ci rivolge un sorriso smagliante, e finalmente capiamo il vero motivo per cui ha voluto raccontarci la sua storia: “Se conoscete qualcuno che possa farmi da sponsor, fatemelo sapere!

È ora di andare. Seguiamo Ruby all’aperto, abbassandoci per non sbattere la testa contro lo stipite della porta. Poco prima di salutarla, però, ci sorge un dubbio improvviso: se la scuola materna si regge interamente sulle sue spalle, dove andranno i bambini di New Guia quando lei non lavorerà più?

Niente paura”, ci confida. “Mia figlia maggiore dice di voler insegnare. Quindi, forse, ho già trovato il mio successore”.

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