Caschi Bianchi Cile

Uniti nella difesa della madre terra

Dare un volto umano alle questioni ambientali e rendere protagoniste le comunità: la giornata mondiale per l’ambiente a Santiago, per riflettere su acqua, società ed economia locale

Scritto da Serena Molineris, Sarah Denaro, Alessandro Lodi

Il 5 giugno si é celebrata la Giornata Mondiale per l’Ambiente, uno dei principali strumenti attraverso cui le Nazioni Unite sensibilizzano l’opinione pubblica sulla questione ambientale a livello mondiale e favoriscono l’azione e l’attenzione del mondo politico. Gli obiettivi dell’iniziativa sono: dare un volto umano alle questioni ambientali, motivare le persone e le comunità a diventare agenti attivi di uno sviluppo equo e sostenibile e promuovere la cooperazione.

A Santiago è stata organizzata una manifestazione e un evento culturale per ricordare questa importante giornata. Riportiamo il manifesto programmatico dell’evento:

“L’ambiente e l’essere umano sono parte di un unico essere vivente che pulsa, respira e vive nello stesso pianeta terra. Attualmente potenti aziende multinazionali, accecate dalla loro brama di ricchezza, distruggono la natura, fonte di vita ed elemento essenziale per la sopravvivenza. Le tecnologie di produzione e i modelli di consumo ci stanno conducendo alla devastazione dell’ambiente che determina condizioni di vita e di lavoro incompatibili con la dignità umana e la sopravvivenza di altre specie viventi. Oggi facciamo appello a promuovere una nuova visione della vita per cui l’essere umano coesista in armonia con la natura, sviluppandosi senza distruggerla. Per questo informati, organizzati, agisci, diffondi i casi di ingiustizia ambientale! A sostegno di Mehuín, Pascua Lama, Patagonia Sin Represas, Alto Maipo, per il diritto all’acqua, a un’aria pulita, per la vita e la sopravvivenza delle generazioni future…”

La maggior parte dei manifestanti sosteneva il progetto di “Patagonia sin Represas” che si oppone alla costruzione da parte dell’azienda spagnola ENDESA di un grande impianto idroelettrico nel sud del Cile che avrà un grave impatto sull’ambiente, sulla società e sull’economia locale mettendo a rischio una delle più grandi riserve d’acqua dolce del pianeta (i ghiacciai della Patagonia settentrionale e meridionale).

Noi caschi bianchi siamo stati travolti dall’entusiasmo e dalla forza con la quale i cileni lottano per difendere la “Madre Tierra”. I colori, i balli, la musica e la creatività delle poche centinaia di manifestanti sono riusciti però a coinvolgere i passanti inizialmente distratti dalla loro quotidianità…