• Mapuche_Cile_CaschiBianchi

Caschi Bianchi Cile

I Mapuche all’epoca di Boric

Dopo anni di diffidenza e scontri il nuovo Governo cileno tenta la via del dialogo e un primo passo è stato fatto: il 26 marzo non è stato rinnovato lo Stato di emergenza e i militari hanno lasciato la regione mapuche

Scritto da Alice Ferraglio, Casco Bianco in Servizio Civile con Apg23 a Santiago del Cile *

A pochi giorni dall’insediamento del neo-governo Boric, la ministra dell’interno Izkia Siches si era recata in Araucania per incontrare Marcelo Catrillanca, padre di Camilo Catrillanca, militante e dirigente del movimento mapuche, ucciso il 14 novembre 2018 a Temucuicui durante un’operazione di polizia. L’incontro con Catrillanca, svoltosi nella giornata del 15 marzo, rappresentava l’occasione per portare la vicinanza del governo alle vittime mapuche e per allentare la diffidenza della comunità verso lo Stato. Diffidenza che si è palesata anche in quella circostanza istituzionale: entrata nel territorio della comunità mapuche di Temucuicui, l’auto che portava la ministra Siches e Catrillanca è stata accolta con degli spari in aria, motivo che ha spinto la ministra a tornare indietro e a spostare il luogo dell’incontro nella sede del comune di Ercilla. Stando alle dichiarazioni di Catrillanca, gli spari erano dovuti allo scarso preavviso con cui era stata annunciata la visita, definita da lui stesso “molto improvvisata”.

È difficile comprendere le ragioni che stanno dietro a quel gesto di ostilità se si prescinde dalla storia del conflitto mapuche, risultato di una politica statale repressiva, iniziata nel 1860, con quello che viene chiamato “processo di pacificazione dell’Araucania”, un’operazione militare con cui il Cile ha incorporato i territori del popolo mapuche nel dominio dello Stato. Per il popolo mapuche questo ha significato non solo espropriazione territoriale, ma anche una condizione di povertà che dura tuttora e colpisce il 30,2% della popolazione indigena contro il 19,7% di quella non indigena.

LEGGI L’ARTICOLO COMPLETO SULL’ATLANTE DELLE GUERRE E DEI CONFLITTI DEL MONDO

* Questo articolo è parte di una collaborazione didattico-giornalistica tra Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII e l’Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo

** In copertina i territori ancestrali mapuche (Miguel Melin, Pablo Mansilla, Manuela Roy )

Potrebbero interessarti

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ISCRIZIONE NEWSLETTER

  • Hidden
  • Hidden
  • Hidden
  • Hidden
  • Hidden
  • Hidden
  • Hidden
  • Hidden
    GG trattino MM trattino AAAA
  • Hidden
  • Hidden
  • Hidden
  • Hidden
  • Hidden
  • Hidden
  • Hidden
  • Hidden
  • Hidden
  • Hidden
  • Hidden
  • Hidden
  • Desidero ricevere vostre comunicazioni e richieste personalizzate via email. Informativa Privacy

  • Hidden
  • Hidden
  • Hidden
  • Hidden
  • Hidden