Brasile Caschi Bianchi

Chiamata contro la povertà in Brasile: riscattando l’agenda per combattere la povertà

Incontro della rete brasiliana “Alianca pela egualidade”: non si può tentare di risolvere il problema della povertà senza affrontare quello della diseguaglianza. Nonostante i passi avanti nella democratizzazione del Brasile, è necessaria una pressione dal basso perchè siano attuate importanti riforme.

Scritto da Erica Scalfi e Letizia Bartocci, Caschi Bianchi a João Pessoa

“Non è possibile parlare di povertà senza tentare di risolvere il tema della disuguaglianza.” Questa la frase centrale che riassume l’intervento di Iara Pietricivsky de Oliveira dell’INESC (Istituto di Studi Socio-economici), durante l’incontro dal titolo “Chiamata contro la povertá in Brasile – Riscattando l’agenda per combattere la povertá”. Il titolo fa riferimento ad una campagna internazionale lanciata nel 2005 che riunisce più di 200 associazioni in 70 Paesi (rete che in Brasile prende il nome di Aliança pela egualidade). Questi gruppi già dal novembre 2004 prendono coscienza che gli otto Obiettivi del Millennio non sarebbero stati raggiunti nei tempi e nelle modalità previste. Ad aggravare la situazione l’atteggiamento nordcentrico e la visione assistenzialista di facciata emersa nel vertice G8 del 2005. Da queste constatazioni nasce e si rafforza all’interno della piattaforma che promuove la campagna, l’esigenza di politicizzare l’agenza dell’Aliança.

Al tavolo dell’incontro un rappresentante del Movimento Sem Terra si dice d’accordo a rendere piú politico il dibattito, sottolineando l’importanza della pressione popolare. Nonostante il Governo Lula sia un passo avanti nel processo di democratizzazione del Brasile e non attacchi i movimenti come è avvenuto con i governi precedenti, l’esponente dei Sem Terra continua il suo intervento ritenendo necessaria una pressione dal basso perchè siano attuate importanti riforme. “Chi opera grandi trasformazioni” -dice- “non è il governo, ma il popolo, qualsiasi sia il governante. Questa è la lezione lasciataci dal Governo Lula”. Sempre dalla testimonianza dell’attivista del MST emerge la necessità di eliminare le misure pagliative proposte dagli organi internazionali per la riduzione della povertà. I governi occidentali, FMI e BM, pur essendo i diretti responsabili della miseria, parlano in modo ipocrita delle strategie per risolverla. La povertà, aggiunge, è frutto del sistema capitalista della diseguale distribuzione della ricchezza. In Brasile il 40% della ricchezza è concentrato nelle mani di 5000 famiglie. É urgente una lotta dal basso contro la disuguaglianza, per la Riforma agraria, per porre un limite alla sfrenata concentrazione di capitale.La rappresentante dell’União Nacional dos Estudantes punta l’indice contro un sistema che non permette la presa di coscienza da parte delle persone, che spesso non comprendono l’importanza e la necessità di questa lotta. Le reti televisive – denuncia – promuovono raccolte fondi, formando una mentalità assistenzialista, per nulla rivolta a una ricerca sulle cause della povertà. Il sistema scolastico poi esclude la grande maggioranza dei giovani: sono solo il 2% i ragazzi che entrano in un’università pubblica e l’8% in una privata. Di quel 2% poi, il 40% non riesce a terminare, spesso per problemi finanziari (non possono permettersi trasporti o affitto). Le grandi lacune del sistema educativo rappresentano una delle cause della mancata conoscenza dei diritti individuali e ostacolano la possibilità di organizzarsi per richiederne il riconoscimento.

Questo incontro, così come molti altri in questo Forum, termina con la lettura o la recitazione di poesie. A noi piace concludere quest’articolo con alcune strofe contenute in una pubblicazione della Literatura de Cordel dell’autore popolare José Evangelista dal titolo “Fome Zero” .

Para Zerar a Fome do Povo
É preciso uma união
Dos Poderes Executivos
E de todos os cidadãos
O Povo que se une
É uma forte Nação.

Vamos fazer um Exército
E mostrar que não estamos perdidos
Somos fortes nesta Batalha
Jamais seremos vencidos
Somos um povo Hospitaleiro
Não vamos ser Excluídos.


O nosso Povo tem de tudo
Leite, Carne, Farinha e Feijão
Frutos de primeira qualidade
Se exportam para o Japão
Não se admite faltar nada
Na Mesa de um Cidadão.

Per Azzerare la Fame del Popolo
C’è bisogno di unione
Del Potere Esecutivo
E di tutti i cittadini
Il Popolo che si unisce
É una forte Nazione.

Creiamo un Esercito
E mostriamo che non siamo perdenti
Siamo forti in questa lotta
Giammai saremo vinti
Siamo un popolo Ospitale
Non possiamo essere Esclusi.

Il nostro Popolo ha tutto
Latte, Carne, Farina e Fagioli
Frutti di prima qualitá
Si esportano in Giappone
Non é giusto che manchi qualcosa
Sulla Tavola di un Cittadino.

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