Prendendo in considerazione gli articoli apparsi tra il 6 e il 9 Aprile sul “The Post” (il principale giornale zambiano stampato in lingua inglese) il quadro che si può delineare non è dei più confortanti,nonostante quello che la classe politica dirigente cerchi di far credere: sarà solo per il fatto che a settembre dovrebbero esserci nuove elezioni e quindi si è già in piena campagna elettorale?
Crescita economica
Il partito MMD di cui fa parte il Presidente Rupiah Banda declama il fatto che ci sono prove evidenti che dimostrano che molti progetti per lo sviluppo sono stati implementati (si parla principalmente di aiuti ai contadini e agli allevatori e della costruzione di nuovi ospedali e di nuove miniere che possano dare lavoro ai giovani disoccupati) e che, ancora più importante, il Paese è stato tenuto unito in pace e amore. In risposta a queste dichiarazioni alcune persone si sono esposte pubblicamente contraddicendo quanto detto dal Presidente:”i benefici della crescita economica non sono stati ugualmente distribuiti, anzi il divario è aumentato in tutti i settori. La maggior parte della popolazione urbana vive sotto la soglia di povertà e solo una piccola percentuale di essa può considerarsi parte del ceto medio” dice la professoressa Mubiana Macwan’gi, docente ricercatrice della sanità pubblica e direttrice dell’Istituto di Ricerca Economica e Sociale all’Università dello Zambia.
Condizioni dei lavoratori
I lavoratori della grande catena di supermercati “Shoprite” scioperano per 4 giorni perché non vengono pagati loro i contributi a fini pensionistici, in risposta a questa presa di posizione rischiano il licenziamento e ricevono lettere intimidatorie da parte dello staff manageriale.
Educazione e scuola
Gli insegnanti hanno parecchi stipendi in arretrato anche perché parte dei fondi destinati all’ambito dell’istruzione sono spesi male (per esempio per stampare i testi d’esame all’estero): non deve stupire quindi che questo settore fondamentale lasci a desiderare dal punto di vista qualitativo. Il Cardinale Mazombwe in una conferenza tenutasi a Watford (Londra) sottolinea:”Lo Zambia ha sete e fame di istruzione primaria, secondaria e terziaria,(…) attraverso l’educazione penso all’unico modo per creare l’uomo e la donna ideali, infatti alla fine di tale processo una persona deve arrivare ad ottenere un alto livello di utilità personale e sociale.” Un dato che può essere indicativo e rilevante in questo ambito è stato reso pubblico dal rappresentante nazionale dell’UNICEF, Dr Uhaa: 15000 ragazze tra i 10 e i 17 anni restano incinte annualmente, “il numero è estremamente alto ed è inaccettabile, tutto ciò indica che è necessario agire per ridurlo.” Le cause sono, secondo lui, imputabili in parte agli insegnanti, in parte ai coetanei e il fatto che il 50% delle ragazze non torna a scuola indica ampiamente quanto sia difficile sostenere la pressione sociale che deriva da una gravidanza. Per iniziare a migliorare queste condizioni basterebbe educare ed informare le giovani sulla sessualità, sui rischi di prendere malattie sessualmente trasmissibili (in particolare l’HIV) in modo da far cadere il tabù delle molestie e degli abusi sessuali subiti; investire in questo ambito è importantissimo in quanto una ragazza con una buona istruzione è meno a rischio di rimanere incinta precocemente.
Sanità
Anche la situazione sanitaria presenta diverse criticità: in alcuni distretti (come per esempio quello di Serenje) c’è una costante emergenza per la carenza di farmaci nelle cliniche e, per quanto sia stato spesso denunciato, non ci sono stati cambiamenti al riguardo. L’apertura dei nuovi ospedali pubblicizzati dal Presidente inoltre sta causando, secondo il segretario generale della ZMA (Zambian Medical Association) non solo una crisi di risorse umane ma sta anche intensificando i problemi già esistenti. L’unica scuola di formazione e specializzazione medica per le nuove generazioni di dottori non riesce a soddisfare la richiesta crescente di tali figure e i 2 Ministeri (dell’Educazione e della Sanità) che dovrebbero coordinarsi,invece lavorano in parallelo e non comunicano tra loro. La soluzione adottata per ora dal Ministro della Salute è di offrire lavoro ai dottori provenienti da Paesi esteri invece che finanziare nuove scuole e nuovi corsi di specializzazione in medicina a livello nazionale. Un’altra criticità a livello sanitario riguarda l’introduzione di ospedali mobili: Dr Kumwenda,coordinatore della Campagna per la riduzione della Povertà, sostiene che questo non è il modo più corretto per migliorare l’accesso all’assistenza sanitaria di buona qualità, i soldi spesi per questo servizio invece sarebbero stati impiegati molto più utilmente costruendo nuovi ospedali nelle aree rurali che ne sono sprovviste.
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