
Tanzania
Una analisi tra i prezzi dei prodotti di consumo di Tanzania e in Italia, può essere uno spunto di riflessione sullo stile di vita che ciascuno può, o vuole, adottare.
21 settembre 2011 - Maicol Lucchi (Casco Bianco a Iringa, Tanzania) e Giuseppe Falcomer - Disegni di Elena Rossini

Georgia
Incontro con Suor Loredana, responsabile Caritas per la Georgia occidentale, da 15 anni missionaria nel Paese.
29 agosto 2011 - Claudia Sandri e Valentina Prati
Nigeria
La lotta nonviolenta di Ken Saro Wiwa per proteggere l'ambiente del Delta del Niger e i conflitti che vedono coinvolte le grandi multinazionali del petrolio.
Simone Ceciliani

Russia
440.000 persone se ne sono andate dalla Russia negli ultimi 5 anni. Non se ne vanno per fame, ma per prendere respiro.
6 marzo 2009 - Traduzione a cura di Mirella Zanon

Cile
Le grandi catene commerciali sfruttano l’ingenuità, l’ignoranza e la voglia di riscatto sociale di un popolo inventando un grande “business”, che si sviluppa senza alcun rischio di impresa. Intervista a Natalia Escaida, del Banco de Chile.
Alessandro Lodi

Israele/Palestina
L’ economia palestinese cerca un nuovo slancio attraverso la prima conferenza degli investitori.
Cosimo Caridi
Tanzania
A Iringa il progetto mense scolastiche dell’Ass. Com. Papa Giovanni XXIII coinvolge 7 scuole e circa 5900 bambini. In alcuni istituti nel mese di aprile 2008 i bambini hanno ricevuto solo due pasti alla settimana, contro i tre abituali. Un approfondimento per cercare le ragioni di una crisi che va ben oltre i confini tanzaniani.
Simone Ceciliani

Cile
I media presentano il Cile come un modello per i paesi in via di sviluppo. La prima tappa di un’indagine nel mondo delle imprese ci porta a incontrare due sindacalisti: Jaime ed Elisabeth lavorano nel call center di un’azienda spagnola, leader nel mercato cileno con 8.000 dipendenti. 20 minuti di pausa in 9 ore di lavoro sono una conquista e il diritto allo sciopero è garantito solo formalmente. Manca una forte cultura sindacale e molti si trovano a lottare da soli.
Testo di Alessandro Lodi. Foto di Abele Gasparini.
Israele/Palestina
A fine marzo 2008 l’Unione Europea ha erogato 300 milioni di euro come aiuti umanitari a sostegno dell’Autorità Palestinese. Si tratta di una prassi comune a diversi attori internazionali come Usa, Banca Centrale Europea, Fondo Monetario Internazionale, Nazioni Unite, Banca Mondiale.
Nonostante l’impegno economico di questi donatori, l’economia palestinese non riesce a risollevarsi.
Ne parliamo con Shir Hever, economista e ricercatore israeliano per l’Alternative Information Center, redattore del bollettino economico The Economy of the Occupation (l’Economia dell’Occupazione).
Sara Venturini e Cosimo Caridi
Brasile
A un anno dall’accordo sulla canna da zucchero tra Lula e Bush, si registrano in Brasile gli effetti negativi della folle scelta di seguire ciecamente il cammino della crescita economica, calpestando la cultura e la lotta dei contadini brasiliani.
Davide Marco Giachino